
Audizione Senato - Disegni di legge in materia di transumanza n. 1216 e 1329
Confagricolltura è intervenuta in audizione al Senato nei giorni scorsi per esprimere osservazioni in merito a due disegni di legge che prevedono vari interventi per la valorizzazione della transumanza ed anche, uno di essi, la istituzione di un apposito fondo nazionale “Terre rurali d’Italia”. Confagricoltura ha ricordato intanto come queste forme di allevamento estensivo, al tempo stesso antiche e modernissime sono in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Gli obiettivi dei due ddl sono pertanto condivisibili ed è indubbia la valenza assunta dalla gestione degli allevamenti estensivi, anche attraverso forme di allevamento transumante in particolare per le specie bovine e ovicaprine allevate. Si tratta chiaramente di iniziative che mantengono tale valore legate a specifici luoghi e territori e che vanno valorizzati in un’ottica di promozione dell’agricoltura nazionale “plurale”; ciò senza pregiudizio evidentemente per la zootecnia moderna, innovativa ed al passo con i tempi che ha consentito di conseguire importanti obiettivi nell’interesse degli operatori del settore, dei consumatori e di tutta la collettività. Rispetto alla formulazione dei due testi, Confagricoltura ha intanto indicato due possibili percorsi per il seguito dell’iter legislativo valorizzando entrambe le iniziative. Nel merito del provvedimento ha suggerito di valorizzare il ruolo dello sviluppo locale di tipo partecipativo nella definizione dei progetti prevedendo che sia effettuata con il necessario coinvolgimento degli operatori economici del territorio ed in particolare delle organizzazioni agricole maggiormente rappresentative. Confagricoltura ha poi chiesto che la concessione di finanziamenti o incentivi è poi essenziale che essi siano estesi anche alle imprese agricole interessate nel rispetto della normativa unionale in materia di aiuti di stato. Confagricoltura ha infine suggerito che i finanziamenti siano rivolti anche alla attività di promozione e di diffusione della conoscenza e del rispetto dell’ambiente e del paesaggio correlati alle attività della pastorizia e della transumanza e che i progetti devono essere indirizzati alle aree rurali e montane dove sono presenti tali pratiche, non limitando gli obiettivi dei progetti al concetto di sostenibilità ambientale dell’ecosistema ma anche della sostenibilità economica e sociale. Non dimenticando che la valorizzazione di questo patrimonio culturale che ci si prefigge è valida solo in quanto preserva una redditualità equa e stabile per gli operatori coinvolti.