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IL PARADOSSO CONTEMPORANEO DELLA PRODUZIONE SOSTENIBILE
13/12/2022

IL PARADOSSO CONTEMPORANEO DELLA PRODUZIONE SOSTENIBILE

Il tema della sostenibilità, in tutte le sue declinazioni, continua ad alimentare il dibattito pubblico ed istituzionale, sia a livello nazionale che soprattutto internazionale, dove si cerca di tracciare, di volta in volta, delle linee guida strategiche per percorrere insieme le vie del progresso e del cambiamento. Un approccio nobile che viene perseguito da diversi anni, ma che ultimamente ha mostrato la necessità di un ridimensionamento strategico laddove si presenti eccessivamente rigido, proprio come risulta essere in in ambito europeo, dove le crisi hanno avuto gravi ripercussioni su diversi settori produttivi, ma mai quanto il settore agroalimentare. Proprio in occasione del discorso di apertura tenuto dal Commissario per l’agricoltura europea Janusz Wojciechowski per la Conferenza sulle prospettive dell’agricoltura UE del 2022, il titolo scelto per quest’anno è stato, non a caso: “Un sistema agroalimentare sostenibile, forgiato nelle crisi”, poiché – come osservato dallo stesso Commissario – “l’Europa verrà forgiata nelle crisi e risulterà essere la sommatoria delle soluzioni adottate per porvi rimedio”. Agire in tempi di crisi richiede delle soluzioni eccezionali e rapide, che siano efficaci e permettano il ripristino dello status quo con un temporaneo disallineamento dalla strada tracciata per perseguire determinati obiettivi strategici. Tuttavia, come per le attuali emergenze, ciò non risulta possibile nel momento in cui affiorano delle crisi strutturali, che stravolgono il sistema previgente e inducono a delle soluzioni evolutive. È per questi motivi che il Xenarsi delle recenti emergenze obbliga tutti gli attori della filiera e le istituzioni a ridisegnare insieme quella strategia della sostenibilità che, se perseguita senza alcun ripensamento, finirebbe per mettere in ginocchio l’intera produzione agroalimentare europea, soprattutto italiana. Confagricoltura, vivendo la quotidianità delle crisi vigenti con le sue imprese, e guardando con lungimiranza al perseguimento degli obiettivi strategici europei, è stata tra le prime voci a segnalare l’urgenza di un ripensamento. In alcuni casi, come sul superamento dell’ondata protezionista verso il vino e le carni rosse ci sono stati importanti cambi di passo, mentre per altre questioni la strada è ancora lunga e tortuosa. Cionondimeno, la Confederazione continuerà a percorrere la via della sostenibilità economica ed ambientale, continuando a rappresentare quegli agricoltori che, giorno dopo giorno, si caricano sulle proprie spalle il peso del domani.