Workshop (I) del Copa Cogeca sul futuro della PAC
Confagricoltura ha partecipato lo scorso 29 gennaio al primo di una serie di seminari che si svolgeranno nel 2024 per definire il posizionamento del Comitato delle organizzazioni delle aziende e delle cooperative agricole europee (Copa Cogeca) sul futuro della PAC. L’incontro ha rappresentato un’occasione per esplorare l’evoluzione degli aiuti al settore agricolo nell’UE e nei Paesi dell’OCSE e approfondire le scelte dell’Unione europea, Regno Unito, Stati Uniti e Canada riguardo l’indirizzo delle politiche agricole verso la sostenibilità ambientale I lavori di questi workshop si svolgeranno in “Chatam house” e vedranno la partecipazione di istituzioni ed esperti comunitari ed internazionali. Il primo appuntamento era incentrato sul sostegno pubblico ed i vari modelli previsti da altri Paesi dell’OCSE. Sono stati approfonditi i principali aspetti che caratterizzano le politiche delle varie realtà e le relative differenze. Confagricoltura ha evidenziato che i dati illustrati mostrano già prima dell’ultima riforma una tendenza al calo del sostegno per unità di produzione per l’UE. Un dato che si è probabilmente aggravato con il nuovo periodo di programmazione finanziaria. Non solo, il calo del sostegno si accompagna ad una modifica degli strumenti che sono vincolati a determinate condizioni, generando costi diretti ed indiretti delle imprese, come nel caso degli ecoschemi o della condizionalità. Ciò implica una riduzione anche maggiore del sostegno percepito, che va depurato da tutti i costi ad esso collegato, pregiudicando anche la competitività delle imprese agricole, un tema non affrontato dagli oratori, su cui invece Confagricoltura ha posto l‘accento. Non è quindi sufficiente, come ha riconosciuto altresì l’OCSE, paragonare i valori della spesa, ma occorre anche mettere a confronto gli effetti dei diversi strumenti adottati che possono essere più o meno “costosi” per le imprese. Questi aspetti andranno sicuramente considerati nella futura programmazione della PAC “post 2027” e corretti, magari anche per gli anni a venire. Confagricoltura ha poi evidenziato come accanto alla richiesta di nuovi impegni alle imprese agricole si prevedano misure affinché questi impegni si traducano in una valorizzazione del prodotto all’interno della filiera sino al consumatore, con una ridistribuzione del plusvalore tra tutti gli attori compresi gli agricoltori.