
Vino – Richiesta di eliminare l’obbligo di denaturare le fecce
Confagricoltura ha chiesto di abrogare l’obbligo di denaturazione delle fecce di vino prevista dal Reg. UE 555/2008, al fine di rendere impossibile il loro impiego nella vinificazione. In merito è stata inviata una lettera al Ministero dell’Agricoltura sottoscritta da Confagricoltura e da altre organizzazioni della filiera, con cui si evidenzia che con il Reg. 2019/934 tale obbligo è stato eliminato a livello unionale e che già altri paesi europei, con quantitativi di prodotti vitivinicoli simili a quelli italiani (tra cui Francia e Spagna), non prevedono obblighi di denaturazione delle fecce di vino prima della consegna in distilleria. Inoltre, è stato sottolineato che il cloruro di litio, reagente previsto per la denaturazione, è costoso e di difficile reperimento per gli operatori e, infine, che i costi per le analisi derivanti dal controllo della corretta denaturazione della feccia di vino sono molto alti. Con tali motivazioni è stata chiesta l’eliminazione dell’obbligo di denaturazione delle fecce di vino, a partire dalla campagna vitivinicola 2024/2025. Per le vie brevi risulta che una richiesta simile sia stata sostenuta anche da ASSODISTIL e che abbia trovato una possibile apertura da parte di ICQRF.