
LE CONCLUSIONI SUL FUTURO DELL’AGRICOLTURA NELLA UE
Quest’oggi, il Comitato Speciale per l’agricoltura europea (CSA) del Consiglio si riunirà per discutere la bozza finale relativa alle Conclusioni del Consiglio sul futuro dell’agricoltura della UE. Rispetto alla proposta originaria della Presidenza belga – che si appresta alla fine del proprio mandato – si ravvisa in apertura un immediato richiamo all’art.39 del Trattato sul Funzionamento dell’UE (TFUE), circa gli obiettivi primari della PAC: (a) aumentare la produttività agricola, (b) garantire un tenore di vita equo alla comunità agricola, (c) stabilizzare i mercati, (d) assicurare la disponibilità degli approvvigionamenti e (e) garantire prezzi ragionevoli ai consumatori; Successivamente, viene rimarcato il ruolo strategico del settore agricolo nel garantire la sicurezza alimentare e l’autonomia strategica agroalimentare dell’UE, in un contesto attorniato da crescenti sfide per il comparto primario. Nel riportare il potenziale espresso dal Dialogo Strategico sul Futuro dell’Agricoltura UE avviato nel gennaio 2024 dalla Commissione europea, al fine di depolarizzare i dibattiti attorno al binomio agricoltura – transizione verde, il documento evidenzia il ruolo chiave svolto dall’agricoltore e suggerisce di fornire costante supporto nel processo di transizione senza che questo comporti ripercussioni economiche. Inoltre, segue un’indicazione diretta alla Commissione per supportare costantemente il settore e l’agricoltore nei rapporti di filiera, affinché vi sia garantito un sostegno economico stabile ed un’equa retribuzione, senza ricaduta alcuna sul consumatore finale. Con riferimento al processo di allargamento dell’Unione Europea ad Est, il Consiglio chiede alla Commissione di valutare attentamente l’impatto dei Paesi candidati dal punto di vista agricolo, limitando le ripercussioni negative per il settore con adeguate misure transitorie. Infine, nell’evidenziare le sfide climatiche, ambientali e geopolitiche, non mancano i riferimenti ad elementi essenziali per aumentare la resilienza del comparto, quali: la gestione efficiente delle risorse idriche, lo sviluppo delle biotecnologie applicate all’agricoltura, il ruolo della bioeconomia, nonché l’importanza dei pagamenti diretti, affiancati ad un efficiente meccanismo di gestione dei rischi. Sul versante lavoristico, il Consiglio invita la Commissione ad adottare tutti gli strumenti utili a rendere il settore più attrattivo per i giovani agricoltori, a partire dall’avvio dell’attività e dall’accesso alla terra, soprattutto nelle aree interne. Questioni che la Confagricoltura ha sempre sostenuto dinanzi alle istituzioni europee. In conclusione, la bozza finale del Consiglio indica alla Commissione di perseguire l’insieme dei punti sin qui delineati nell’elaborazione del programma di lavoro 2024-2029 del futuro Esecutivo europeo.