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Forum Agroecologia circolare dal campo alla tavola
25/11/2024

Forum Agroecologia circolare dal campo alla tavola

Mercoledì 20 novembre, Confagricoltura ha partecipato al forum sull’agroecologia circolare organizzato da Legambiente. L’iniziativa è stata incentrata sugli impatti della crisi climatica al settore agricolo nazionale al fine di indagare le azioni concrete di adattamento e resilienza, necessarie per garantire la sicurezza alimentare e la salvaguardia degli ecosistemi e scegliere le soluzioni innovative e sostenibili più adatte. Infatti, secondo i dati del nuovo report Città Clima – Speciale Agricoltura, In Italia negli ultimi dieci anni, dal 2015 al 20 settembre 2024, si sono registrati 146 eventi meteo estremi che hanno causato danni all’agricoltura, il 7,4% del totale degli eventi avvenuti nello stesso periodo in Italia. Preoccupa in particolare l’accelerata degli ultimi due anni 2023 – 2024 (quest’ultimo con dati parziali relativi da gennaio a settembre), con 79 eventi meteo estremi con danni al settore, oltre la metà del totale registrato negli ultimi 10 anni. Tra i principali eventi meteo estremi: 64 da grandinate, 31 da siccità prolungata, 24 da raffiche di vento e trombe d’aria, 15 allagamenti da piogge intense e 10 esondazioni fluviali. Piemonte, EmiliaRomagna, Puglia, Sicilia, Veneto e Sardegna le regioni più colpite. All’evento ha partecipato Nicola Gherardi, componente della Giunta, intervenendo alla Tavola Rotonda dal titolo “Nella Giusta direzione: coltivare futuro per un’agricoltura resiliente innovativa e sostenibile” che ha evidenziato come sia necessario trovare il giusto equilibrio tra l’obiettivo primario dell’agricoltura che è la fornitura di cibo e quindi la sicurezza alimentare e le scelte derivanti dalla necessaria transizione ecologica. In questo senso ha fatto presente come il tema della sostanza organica sia il fulcro dell’agroecologia circolare con la conseguente necessità di utilizzare le matrici organiche disponibili nei diversi territori. Infine, ha ricordato come siano necessarie ricerca e innovazione, come la messa a disposizione delle TEA e dell’uso diffuso dell’agricoltura di precisione quali strumenti di supporto per i produttori per fronteggiare i cambiamenti climatici.