Confagricoltura audita al Senato sul DDL Aree protette
Lo scorso 9 luglio, Confagricoltura ha partecipato all’audizione presso la Commissione 8a del Senato per presentare le proprie osservazioni relativamente al DDL n. 948 di modifica alla Legge n. 394 del 1991. Per Confagricoltura la legge quadro necessita sicuramente di un aggiornamento normativo in relazione all’evoluzione della legislazione europea e nazionale degli ultimi trenta anni ed anche in funzione di individuare un nuovo equilibrio tra le misure di conservazione e quelle di sviluppo. Nel dettaglio, la Confederazione ha evidenziato come non si possa prescindere dal coniugare tutela ambientale e produzioni di qualità nelle aree protette e che l’agricoltura sostenibile in queste aree è di fondamentale importanza. Si è data altresì rilevanza all’erogazione di servizi ecosistemici da parte delle attività agricole e forestali, anche nell’ottica del mantenimento del tessuto sociale rurale, in particolare nelle aree più marginali. Si è suggerito, altresì, di agire con razionalità e gradualità nella definizione degli obiettivi di conservazione a livello nazionale, per evitare di creare problematiche tra la salvaguardia ambientale e l’attività agricola e di garantire i giusti equilibri nell’espansione delle aree protette anche in relazione all’attuale necessità di controllo della fauna selvatica. Positiva la proposta di far rientrare i siti della Rete Natura 2000 nel sistema nazionale delle aree protette, dotandoli di piani di gestione che raggiungano gli obiettivi di protezione vincolistica contemporaneamente a quelli di una valorizzazione ecocompatibile. Infine, relativamente alle proposte di governance degli Enti Parco si è sottolineata la necessità di riequilibrare il rapporto tra l'ente di gestione e il territorio, garantendo un coinvolgimento efficace delle comunità locali e degli operatori economici, agricoltori in primis; in quest’ottica le componenti agricole dovrebbero trovare una rappresentanza all’interno di un organo consultivo, nell’ottica di garantire una condivisione delle strategie di pianificazione territoriale.