
Comitato di Monitoraggio nazionale del Piano strategico della PAC 2023-2027
Si è tenuta lo scorso 16 ottobre la riunione annuale – successiva a quella dello scorso 20 giugno – del Comitato di Monitoraggio Nazionale del Piano Strategico della PAC. All’incontro hanno preso parte i componenti del partenariato istituzionale, tra cui anche i rappresentanti della Commissione europea, e di quello socioeconomico. Il MASAF, in quanto Autorità di gestione del Piano, ha informato che il secondo emendamento al PSP, presentato lo scorso 15 marzo, è stato approvato dalla Commissione soltanto lo scorso 30 settembre. Come noto, dal momento che non è possibile presentare un’ulteriore richiesta di emendamento se non sono prima state approvate le precedenti, il Ministero ha attivato lo scorso 30 settembre una procedura scritta di urgenza per una terza proposta di emendamento al PSP, con tempi brevissimi, al fine di poter permettere l’approvazione da parte della Commissione entro la fine dell’anno. Infatti, alcune modifiche importanti di questa terza proposta di emendamento riguardano proprio il primo pilastro della PAC e, pertanto, devono entrare in vigore nell’anno precedente rispetto a quello cui si riferiscono. Confagricoltura è intervenuta più volte nel corso dell’incontro, ringraziando il MASAF per l’operato e portando l’apprezzamento del FAI (Federazione Apicoltori Italiani) per la modifica introdotta relativamente all’ammissibilità all’aiuto per l’alimentazione di soccorso e la relativa demarcazione tra misure settoriali e di sviluppo rurale. In merito alle proposte di modifica, Confagricoltura ha evidenziato che non si ravvedono particolari criticità, se non in merito all’Ecoschema 1, livello 1, per il nuovo periodo di osservazione per l’anno di domanda 2025, nonché per l’introduzione delle sementi certificate nell’ambito dell’Ecoschema 5, livello 2, che appare poco giustificato dal momento che si tratta di colture a perdere. Confagricoltura ha chiesto, inoltre, la necessità di semplificare i processi di modifica del PSP, per evitare un ritardo nell’attuazione delle politiche, prevedendo una procedura formale per l’invio delle proposte di modifica al PSP da parte del partenariato. La Confederazione aveva già in più occasioni inviato dei documenti contenenti delle proposte di semplificazione e di modifica della PAC, da ultimo in occasione della suddetta procedura scritta d’urgenza. Il MASAF ha garantito che sono state analizzate nel dettaglio tali proposte e che sarà prevista un’apposita procedura per il coinvolgimento del partenariato. In tale ambito, Confagricoltura ha ribadito la necessità di una maggiore flessibilità, anche per rendere più agevoli i cambiamenti in corso d’opera; un esempio tra tutti quello del rischio disimpegno previsto per i fondi dello sviluppo rurale al 31 dicembre 2024, su cui occorre agire immediatamente. Infine, Confagricoltura ha proposto la costituzione di una piattaforma open data, con dati tempestivi sull’andamento della politica ed i risultati conseguiti, utili anche per proporre alla luce della evoluzione eventuali adattamenti e/o modifiche.