
Canapa
Nei giorni scorsi, Confagricoltura si è attivata per sollevare alcune questioni urgenti riguardanti il settore della canapa, attraverso una lettera indirizzata al Ministero dell’Agricoltura. La lettera, in particolare, si riferisce alla recente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto del Ministero della Salute del 27 giugno 2024, che entrerà in vigore il 5 agosto. Il decreto inserisce nella Tabella dei Medicinali, Sezione B, le composizioni per somministrazione orale di cannabidiolo (CBD) ottenuto da estratti di cannabis, imponendo che la produzione e vendita di CBD a uso orale sia subordinata all’ottenimento di un'autorizzazione dal Ministero della Salute. Questo processo, descritto come rigoroso e complicato, comporta che tali prodotti saranno disponibili solo in farmacia, tramite presentazione di una ricetta medica non ripetibile. Le preoccupazioni espresse nella lettera sottolineano come questa regolamentazione possa limitare le potenzialità del settore, a scapito dei produttori di cannabidiolo naturale rispetto a quello sintetico. Questo avviene nonostante la letteratura scientifica confermi la sicurezza del CBD, privo di rischio di abuso e dipendenza, supportata anche dalla Corte di Giustizia Europea e dal TAR del Lazio, che hanno stabilito che i derivati della canapa non vanno considerati stupefacenti indipendentemente dai livelli di THC. Confagricoltura invita quindi, attraverso il tavolo di filiera a procedere ad una revisione della normativa al fine di tener conto delle esigenze di un settore in crescita per garantirne la competitività con il mercato europeo, a differenza di quello nazionale, già avviato.