Audizioni Agrinsieme presso la XIII Commissione (Agricoltura) della Camera dei Deputati
Il giorno 21 marzo Confagricoltura, ANGA – Giovani di Confagricoltura e FAI – Federazione Apicoltori Italiani hanno rappresentato il Coordinamento Agrinsieme in una serie di cinque audizioni presso la XIII Commissione della Camera dei deputati, afferenti le tematiche di seguito esposte. In allegato sono presenti le memorie sinora depositate, mentre a seguire un riassunto di quelle in fase di consegna.
Denominazione degli alimenti a base di proteine vegetali: l’audizione dedicata alle denominazioni dei prodotti alimentari contenenti proteine vegetali ha riguardato un provvedimento volto a impedire l’utilizzo per gli alimenti contenenti prodotti vegetali denominazioni legali e riferimenti a specie animali anche terminologie specifiche della macelleria e della salumeria. L’utilizzo di tali denominazioni verrebbe di fatto sanzionato in analogia a quanto previsto a livello comunitario per il settore lattiero caseario, dove la normativa UE ha già stabilito il divieto di utilizzo dei termini relativi al latte e ai derivati su prodotti vegetali. Il Coordinamento Agrinsieme si è espresso in audizione condividendo senz’altro l’obiettivo della proposta di legge che va nella direzione della normativa unionale, laddove si afferma il principio della lealtà nelle informazioni rese ai consumatori sugli alimenti. Secondo Agrinsieme, il provvedimento, anche se limitato al territorio nazionale, appare comunque utile per favorire una nuova richiesta di modifica della normativa UE in tal senso dando seguito a quanto si è già tentato – purtroppo non conseguendo il risultato – in occasione della recente riforma della Politica Agricola Comune. E’ stato poi proposto di inasprire le sanzioni previste nella proposta di legge per chi viola il divieto di utilizzo delle denominazioni non consentite.
Imprenditoria giovanile in agricoltura: L’audizione inerente alla proposta di legge per la promozione e lo sviluppo della imprenditorialità giovanile nel settore agricolo è stata accolta con favore dal coordinamento Agrinsieme, rappresentato da ANGA – Giovani di Confagricoltura, nella sua impostazione generale. La proposta mira, infatti, ad introdurre un sistema organico di norme interne che, ad integrazione delle norme europee, contribuirà a dare la giusta spinta al ricambio generazionale che serve al settore dell’agricoltura. Il Coordinamento Agrinsieme, accogliendo con favore diverse proposte contenute nel disegno di legge, ha poi formulato alcune proposte di modifica dell’articolato in particolare per migliorare il regime agevolato fiscale a favore delle imprese agricole giovanili, per introdurre il credito di imposta per gli investimenti in beni strumentali e confermare il credito di imposta 4.0 nella misura del 40%. È stata avanzata la richiesta di ridurre gli obblighi fideiussori a carico delle start-up agricole e azzerate le penali, fatta salva la restituzione del dovuto, in caso di mancato esito positivo, senza colpa del proponente, delle misure di sostegno e di credito. Avanzata, inoltre, la richiesta che nella formazione delle documentazioni per l’accesso alle misure di sostegno e credito, non vengano richiesti atti già in possesso delle pubbliche amministrazioni. Infine, il Coordinamento Agrinsieme ha espresso alcune perplessità in merito al totale trasferimento alla Regioni delle risorse di cui all’art. 3 comma 1 e la mancata previsione del coinvolgimento di ISMEA, unico centro di competenze attivo sulle questioni fondiarie.
Castanicoltura: l’audizione riguardante il settore castanicolo ha affrontato quattro distinte proposte di legge volte a definire un quadro organico di misure di intervento per valorizzare al meglio la castanicoltura da frutto. Nel corso dell’intervento, Confagricoltura ha evidenziato la necessità di chiarire il livello di complementarità tra questo nuovo strumento di programmazione ed il Piano di Settore 2022-2027 (approvato dalla Conferenza Stato-Regioni a fine settembre 2022). È stata inoltre rappresentata la necessità di pervenire ad una definizione netta ed univoca di alcune classificazioni come quella di “castagneto da frutto in attualità di coltura” anche per identificare in maniera chiara questo tipo di coltura ai fini della loro ammissibilità agli incentivi della nuova PAC. Altri temi discussi sono stati quelli relativi alla necessità di una maggiore divulgazione dei risultati dell’attività di ricerca, nonché dell’esigenza di un modello semplificato di aggregazione consono con le specificità del comparto castanicolo. È stato, infine, auspicato un intervento rapido per la messa a punto di un unico provvedimento organico che sia compendio delle quattro diverse proposte di legge, quanto più funzionale possibile ad una maggiore ed efficace valorizzazione del comparto castanicolo.