Misure in favore dell’autoimprenditorialità giovanile e femminile in agricoltura (ISMEA - PIU' IMPRESA)
Si comunica che è stato pubblicato in G.U. n. 86 del 12 aprile il Decreto 23 febbraio 2024, contenente misure tese a favorire il ricambio generazionale in agricoltura ed ampliare le aziende agricole esistenti condotte da giovani o donne.
Tali misure gestite dall’ISMEA attraverso lo strumento cosiddetto “Più Impresa”:
- sono rivolte a micro, piccole e medie imprese agricole organizzate sotto forma di ditta individuale o di società, composte da giovani di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti, ovvero da donne, con i seguenti requisiti:
- subentro: imprese agricole costituite da non più di 6 mesi con sede operativa sul territorio nazionale, con azienda cedente attiva da almeno due anni, economicamente e finanziariamente sana; in caso di società la maggioranza delle quote di partecipazione in capo ai giovani ovvero donne, ove non presente, deve sussistere alla data di ammissione alle agevolazioni;
- ampliamento: imprese agricole attive da almeno due anni, con sede operativa sul territorio nazionale, economicamente e finanziariamente sane.
- I progetti finanziabili:
- non possono prevedere investimenti superiori ad euro 1.500.000 (IVA esclusa);
- consistono in mutui agevolati, a tasso zero, per un importo non superiore al 60 per cento delle spese ammissibili, di durata fino a 15 anni, comprensiva del periodo di preammortamento e di importo non superiore al sessanta per cento della spesa ammissibile; nonché
- in contributi a fondo perduto, per un importo non superiore al 35 per cento delle spese ammissibili.
- Tali progetti devono perseguire uno dei seguenti obiettivi:
- miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola. mediante una riduzione dei costi di produzione o il miglioramento e la riconversione della produzione;
- miglioramento dell’ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali;
- realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento e alla modernizzazione della agricoltura;
- contributo alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici;
- contributo alla bioeconomia circolare sostenibile e promozione dello sviluppo sostenibile e di un’efficiente gestione delle risorse naturali (acqua, suolo, aria);
- contributo ad arrestare e invertire la perdita di biodiversità.
I progetti non possono essere avviati prima della data di presentazione della domanda per la concessione delle agevolazioni.
- Garanzie:
L’impresa beneficiaria deve fornire garanzie di valore pari al cento per cento del mutuo agevolato concesso, anche acquisibili nell'ambito degli investimenti da realizzare, per una durata almeno pari a quella del mutuo agevolato concesso dall'ISMEA. Sono ammissibili:
- ipoteca di primo grado su beni oggetto di finanziamento, oppure su altri beni del soggetto beneficiario o di terzi; in alternativa o in aggiunta all’ipoteca
- fideiussione bancaria o assicurativa a prima richiesta.
I soggetti beneficiari devono obbligarsi a stipulare idonee polizze assicurative a favore dell’ISMEA sui beni oggetto di finanziamento, secondo le modalità ed i terreni stabiliti nel contratto di mutuo agevolato.
Da ultimo, si fa presente che la piena operatività della misura di cui in oggetto è subordinata alla adozione delle istruzioni applicative dell’ISMEA, che definisce i criteri, le modalità di presentazione delle domande, le procedure di concessione e di liquidazione ed i limiti relativi agli interventi di cui al presente decreto.
Cordiali saluti
Daniele Ciorba
Direttore